Unendo verdure, carboidrati e proteine, in giuste dosi, otteniamo il
"carburante" più leggero e digeribile, che fa raggiungere prima la
sensazione di sazietà…
Per dimagrire in modo salutare occorre una visione strategica globale, che
tenga conto delle numerose esigenze (nutrizionali, culturali, comportamentali,
psicologiche) che non solo variano da persona a persona (in funzione della statura,
costituzione, età, sesso, attività fisica, personalità) ma anche per la stessa
persona a seconda delle circostanze e degli impegni. Per esempio, affinché cibo
e impegni si integrino in modo equilibrato e vantaggioso occorre che la
digestione, il lavoro muscolare e quello mentale non interferiscano uno con
l’altro.
Questo significa che, se vogliamo salvaguardare peso e salute, non possiamo impegnare
contemporaneamente i tre "motori" del nostro corpo: lo stomaco, il
fisico e la mente. Quando uno dei tre è molto impegnato, è bene che gli altri due
rallentino la loro attività. Quindi, la prima regola è quella di ridurre al
minimo il lavoro digestivo se ci attendono un intenso lavoro fisico o intellettuale.
È il caso delle persone che lavorano e hanno necessità di un pranzo leggero per
non incorrere nella tipica sonnolenza pomeridiana. Per tutti loro il piatto
unico è davvero la soluzione migliore...
I vantaggi del piatto unico
- Minor apporto calorico
- Maggiore digeribilità, dalla quale consegue una maggiore efficienza nello
studio, nel lavoro, nello sport e nello svago.
- Velocità di preparazione, se preparato personalmente, o minor tempo di
attesa, se consumato fuori casa
- Minor tempo di assunzione, pur masticando lentamente e serenamente
- Maggior possibilità di agire con calma e senza stress nella pausa pranzo
- Maggior piacere e senso di sazietà (a parità di calorie) per coloro che
preferiscono vedere un piatto pieno piuttosto che piccole porzioni.
Quando "utilizzarlo"
- A pranzo è una soluzione pratica quando si lavora, da adottare sia al bar
sia nel caso si porti il cibo da casa.
- A cena è utile quando si hanno impegni serali e poco tempo a
disposizione.
- È importante però non alimentarsi sempre e solo con piatti unici, ma
variare il più possibile non solo il tipo di cibo ma anche i modi di
assunzione.
Come si può “comporre un piatto unico
Solo in tempi recenti sono state inventate le varie “portate”: nelle
tradizioni antiche il piatto unico era l’abitudine quotidiana sia in occidente
che in oriente. In genere, si associava una base ricca di amidi, come cereali e
tuberi, in particolare patate, con alimenti proteici, per esempio legumi,
formaggio, uova, pesce o carne, e con verdura. A tutti coloro che vogliono
contenere il peso, per ottenere un piatto unico equilibrato tra
carboidrati e proteine, suggeriamo di attenersi a questo schema:
- 200 g di verdure
- 50 g di pasta o riso
- 30 g di formaggio (tipo emmenthal o parmigiano), oppure 100 g di pesce
oppure 70 g di carne.
Totale circa 400 kcal.
Il piatto unico ha un vantaggio molto interessante per le persone che
faticano a controllare la quantità di cibo. La sensazione di sazietà diminuisce
o si percepisce meno quando si cambia cibo. Quindi, in un pasto tradizionale,
si tende comunque a mangiare di più, mentre con un piatto solo ci si ferma
prima.
TRATTO DA WWW.RIZA.IT
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